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•  Ho un bimbo di 8 anni e dopo avergli fatto fare terapia presso un centro convenzionato, il mio avvocato mi ha detto che avendo il 16.09 un udienza per la mia separazione (non sono sposata), era ottimale far fare a mio figlio una seduta privata con uno psicologo in modo da avere una relazione, se pur di parte, dello stato emotivo del minore poichè il padre è stato assente dalla vita del minore per circa un anno e solo da due mesi si è ripresentato nella sua vita(io non ho nulla in contrario ho una nuova vita con il mio compagno che fà da padre anche a mio figlio) ma mio figlio torna dopo gli incontri molto turbato e lontano dalla realtà.
  Volevo sapere se Lei aveva la possibilità di ricevermi ed aiutarmi visti anche i tempi ristretti.
  Grazie
  Cordiali Saluti
  di Rosaria De Caprio - Antonio Improta

• Risposta:

  Gentile Signora, mi contatti telefonicamente per prendere un appuntamento presso il mio studio.
  Cordiali saluti
  
  dott.ssa Maria Chiara De Leo

•  Quando consultare uno Psicologo?

• Risposta:

  Chiedere aiuto ad uno Psicologo può significare prendersi cura del proprio benessere psicologico, importante tanto quanto quello fisico. Vuol dire anche cercare di attivare le proprie potenzialità e le proprie risorse quanto più è possibile, migliorando la qualità della propria esistenza.
  
  Nella vita possono capitare dei momenti in cui ci si sente tristi, stanchi, ansiosi per motivi quali una separazione, difficoltà lavorative, un lutto oppure per cause che noi stessi non comprendiamo. Le emozioni negative come tristezza, paura, rabbia sono in un certo senso “funzionali”, ovvero utili alla nostra esistenza e al nostro equilibrio: ci segnalano infatti che “qualcosa non va”, e possiamo attivarci per risolvere o migliorare la situazione. Chiedere aiuto ad uno specialista quale lo Psicologo e lo Psicoterapeuta è dunque un'attivazione che porta ad affrontare in maniera costruttiva un momento di impasse, una crisi che sta bloccando il nostro percorso evolutivo.

•  Cos'è il counseling?

• Risposta:

  Il termine counseling indica un'attività professionale che tende ad orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità dela persona promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità di scelta. Si occupa di problemi non specifici e contestualmente circoscritti.
  Attualmente il counseling in Italia non è una professione regolamentata: lo Stato non indica cioé i requisiti minimi necessari per esercitarla. Non esiste alcuna normativa di riferimento, nessun percorso formativo obbligatorio né tanto meno l'obbligo per il professionista di iscrizione ad un qualche albo professionale. In questo quadro normativo chiunque può definirsi counselor ed esercitare il counseling.
  
  Va sottolineato che counselor NON E' sinonimo di psicologo, e dal punto di vista pratico il counseling si differenzia dalla psicoterapia per:
  
  - l'adozione di un metodo diverso da quelli propri dei modelli psicoterapeutici;
  - la limitata formazione e di tecniche di intervento del counselor rispetto ad uno psicoterapeuta
    (laurea in medicina o psicologia con almeno 4 anni di specializzazione in psicoterapia);
  - la definizione dell'obiettivo concreto e del contesto spazio-temporale della relazione counselor-cliente;
  - l'esclusione della patologia clinica come settore di intervento.
  
  A differenza del paziente nella psicoterapia, il cliente nel counseling non necessariamente ha bisogno di essere curato né aiutato a superare una sofferenza psicologica, ma si avvale delle competenze del counselor come sussidio delle capacità che già possiede in modo da conseguire obiettivi che desidera nei modi e nei tempi che gli sono consoni. Laddove si riscontrasse una problematica più vasta e profonda, il counselor ha il dovere etico e professionale di inviare ad uno psicologo - psicoterapeuta.

•  Qual è la differenza tra Psicologo, Psicoterapeuta e Psichiatra?

• Risposta:

  Lo Psicologo è un laureato in Psicologia (vecchio ordinamento oppure triennale + magistrale) che dopo aver svolto un anno di tirocinio e superato l’esame di Stato è iscritto alla sezione A dell’albo professionale (per consultare gli Albi professionali: http://www.psy.it).
  Lo psicologo si rivolge sia al singolo che alla comunità e può fare attività di prevenzione, diagnosi, counseling, abilitazione-riabilitazione e sostegno psicologico, oltre a ricerca e didattica. Si occupa di promuovere il benessere delle persone e non può prescrivere farmaci. La sua attività è più a breve termine rispetto allo psicoterapeuta.
  Lo psicologo, in virtù dell’art. 3 del Codice Deontologico degli Psicologi, ha come dovere quello di accrescere le conoscenze sul comportamento umano ed utilizzarle per promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità.
  
  Lo Psicoterapeuta è un professionista laureato o in Psicologia o in Medicina che ha frequentato e superato una specializzazione di almeno 4 anni in Psicoterapia. Quindi si arriva ad essere psicoterapeuti solo dopo 5 anni di Laurea, un anno di tirocinio e 4 di Specializzazione. Anche in questo caso ci si iscrive in un apposito elenco dell’Albo professionale. Non può prescrivere farmaci ma utilizza la Psicoterapia per raggiungere il cambiamento nelle persone che presentano dei disturbi psicologici.
  
  Lo Psichiatra è un laureato in Medicina che ha svolto la specializzazione in Psichiatria. Si occupa di gravi disturbi mentali e può prescrivere psicofarmaci