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Quarantena e resilienza: istruzioni per l'uso

10/04/2020

Quarantena e resilienza: istruzioni per l'uso

Tutti noi stiamo vivendo in questo periodo una situazione nuova: questa (prolungata) quarantena ci fa vivere in un tempo che sembra sospeso, dove le nostre abitudini quotidiane sono state stravolte e per cause di forza maggiore ci stiamo adattando ad una vita che può non sembrare la nostra.

Ma quali sono le conseguenze di tutto questo sul nostro stato d’animo? Come gestire lo stress?

Alcuni semplici esercizi possono aiutarci a sviluppare la resilienza necessaria ad affrontare meglio la quarantena.





 





LA QUARANTENA HA SCONVOLTO


LA NOSTRA ROUTINE QUOTIDIANA

 

Innanzitutto, capiamo che la routine quotidiana, le nostre abitudini e i vari impegni, per quanto “faticosi”, costituiscono una sorta di bussola mentale grazie alla quale organizziamo il nostro tempo e il nostro spazio. Una così rapida e massiccia interruzione di questa organizzazione ha come conseguenza un disorientamento al livello pratico ma anche psicologico.

 

Al livello pratico, come già detto, tutte le nostre abitudini sono stravolte. Ci si ritrova ad avere molto tempo libero o al contrario, con lo smart working, molto meno tempo libero. I ragazzi e i bambini sono privati della scuola, dei loro amici e delle loro attività. Sono bloccate tutte le attività ricreative e sportive, e così via.

 

Al livello psicologico, gioca un ruolo determinante la costante e profonda sensazione di angoscia causata dal Coronavirus, questo nemico invisibile che sta bloccando il mondo intero. Inoltre, il tempo a nostra disposizione, non più occupato dal lavoro/studio e dai mille impegni, ci porta a “incontrare” e spesso a “scontrare” quelle parti di noi che di solito tendiamo ad evitare.

Ma è proprio nelle situazioni di maggiore criticità che emergono le nostre risorse!

 

ALLENIAMOCI A GESTIRE LA QUARANTENA

La Natura ci ha insegnato e trasmesso il concetto di resilienza: la capacità cioè di un sistema di adattarsi al cambiamento. Di fronte ad un evento traumatico, possiamo trovare le risorse per riorganizzare in maniera positiva e adattiva la nostra vita. Da dove cominciare?

 

  • 1. PENSIERI POSITIVI

 

Innanzitutto, cerchiamo di trasformare ogni pensiero negativo in un corrispettivo a valenza positiva.

Facciamo qualche esempio:

“Sono bloccato a casa” → “Sono al sicuro a casa”

“Non ho niente da fare” → “Ora posso fare qualcosa che di solito non faccio per mancanza di tempo”

“Non posso abbracciare i miei cari” → “Metto al sicuro i miei cari con la distanza fisica”

“Sento che sto perdendo solo tempo” → “Come posso arricchire questo tempo a disposizione?”

 

Non è sempre facile. Ricordiamo però che la nostra mente può essere allenata, un po’ come i nostri muscoli. Alleniamoci dunque al pensiero positivo! Un utile esercizio di resilienza può essere, la sera, cercare di rintracciare almeno tre cose positive vissute durante la giornata. Da soli o in condivisione con le persone con cui si ha confidenza. All’inizio potrà risultare difficile (mentre sarà facilissimo rintracciare tante cose negative), ma una volta iniziato questo allenamento mentale si scopriranno tante piccole cose che magari fino a quel momento si erano date per scontate.

 

  • 2. UNA NUOVA QUOTIDIANITÀ

 

Durante questa quarantena abbiamo iniziato a modificare le nostre abitudini. È importante cercare di stabilire una nuova quotidianità, differente dalla precedente ma non per questo meno efficace. Con la consapevolezza che non si sta perdendo tempo, ma anzi si sta contribuendo a far fronte al nemico comune. E, soprattutto, che non durerà per sempre. Stabiliamo quindi delle nuove o comunque differenti abitudini ricorrenti, fissando anche degli orari di massima. Non occorre essere “rigidi”, ma è importante ricostruire le coordinate mentali del nostro tempo e del nostro spazio.

 

Ricordiamo sempre che è una situazione nuova, per cui nuove dovranno essere le risposte.

Evitiamo la sovraesposizione alle notizie (infodemìa): ascoltare tutti i notiziari, ricercare su internet tutte le notizie possibili sulla pandemia in corso non fa che accrescere il nostro senso di angoscia, col rischio anche di incappare nelle famigerate fake news. Aggiorniamoci dunque solo attraverso i canali ufficiali (Istituto Superiore di Sanità, Bollettino Ufficiale della Protezione Civile, Ministero della Salute) e ascoltiamo non più di due o tre telegiornali al giorno, e mai prima di andare a dormire.

 

  • 3. VIVERE TUTTE LE EMOZIONI

 

In questo mese di quarantena le emozioni che abbiamo provato e che ogni giorno viviamo sono state tante e a volte anche contrastanti. Ma se consideriamo tutto lo stress e le difficoltà di questo periodo, le emozioni negative quali la tristezza, la paura, la rabbia o il senso di angoscia non sono un segno di debolezza, ma anzi è il modo che la nostra mente ha per reagire.

Diamo loro dunque il giusto spazio!

 

Prendiamoci qualche minuto ogni giorno per dar sfogo a queste emozioni: se soffocate, rischiano poi di farci esplodere. Dedichiamo un tempo stabilito per “lasciarci andare”, con la consapevolezza che dopo ci sentiremo più liberi. Possiamo farlo da soli, ma meglio ancora se con qualcuno di cui ci fidiamo e con cui abbiamo confidenza. Può essere utile tenere un diario in cui annotare le molteplici emozioni della giornata e le azioni compiute.

 

Dedichiamo anche del tempo all’interno del nucleo familiare alla condivisione dei vissuti di ognuno. Non ci sono emozioni giuste o sbagliate, ognuna rappresenta una parte di noi ed è bene lasciare libero sfogo ad ogni piccola sfaccettatura.

Per i più piccoli, il disegno è il modo più facile e immediato per dar voce al mondo interiore, così come la costruzione e la condivisione di fiabe e racconti.

 

AFFRONTIAMO LO STRESS DA QUARANTENA

Di fronte alle situazioni nuove e stressanti, e il periodo di quarantena che stiamo vivendo sicuramente lo è, è fisiologico e “umano” sentirsi non sempre pronti ed efficienti. Rintracciamo dunque tutte le risorse in nostro possesso, sia dentro di noi che nella rete dei nostri affetti.

Soprattutto, non dobbiamo avere paura di chiedere aiuto.

Ricordiamoci sempre di rispettare le regole che abbiamo imparato a conoscere in questo periodo: restiamo a casa il più possibile, prendiamo le dovute precauzioni, non diffondiamo false notizie.

Con la consapevolezza, la resilienza e la condivisione… andrà tutto bene!

 

Dott.ssa Maria Chiara De Leo

Psicologa Psicoterapeuta

 

Per ricevere aiuto o sostegno psicologico durante il periodo di quarantena, è possibile prenotare una consulenza telefonica.
Telefono e whatsapp: 3394867079
Email: info@napolipsicologia.it


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